Il
toponimo Civenna viene fatto risalire o al cognome etrusco
“Cepena” o al toponimo “Clivenna”, con il significato di
declivio o, per sua posizione , punto chiave della valle.
Il territorio è diviso in Terra
di Sopra e Terra di Sotto. Tra le testimonianze più antiche un
coperchio rovesciato di un’urna sepolcrale antica utilizzato
come vasca del lavatoio della fontana del paese.
Nei documenti storici risulta che
l’imperatore Lotario, con diploma dell’anno 835 sonava Limonta,
che gli apparteneva come patrimonio privato, al monastero di
Sant’Ambrogio di Milano, spinto dalle preghiere della moglie
Ermengarda, in suffragio di Ugone suo fratello morto e sepolto a
Milano.
Carlo il grosso, nell’anno 880
confermando al monastero il dominio di Limonta menzionava anche
Civenna, che originariamente doveva dipendere da Limonta,
aggiungendovi pure Campione (oggi d’Italia). L’abbazia di Sant’Ambrogio
conservò sovranità spirituale e temporale sulle predette terre
per oltre nove secoli, cioè sino al 1797.
Tra il decimo e l’undicesimo
secolo gli abitanti di Civenna però si ribellarono all’Abate per
unirsi a Bellagio, ma ritrovandosi a pagare delle tasse troppo
elevate al Podestà di quella località, pregarono nuovamente
sotto la sua protezione e domini. L’Abate di Sant’Ambrogio
acconsentì, dopo aver avuto l’approvazione dall’imperatore
Federico Barbarossa.
Il governo del feudo era
costituito dall’Abate Conte e dal suo Cancelliere, che
risiedevano nel monastero di Milano. Il Vicario, solitamente un
monaco residente in Civenna, sorvegliava tanto gli affari
ecclesiastici che quelli civili.
Si ricorda tra le note storiche
che verso l’anno 950, essendo Abate Aupaldo II, Civenna dava al
monastero di Sant’Ambrogio in segno di sottomissione 18 denari,
12 polli e 120 uova. Questi tributi annuali venivano condonati
quando il raccolto delle castagne era scarso. L’antica chiesa
dedicata ai SS. Giovanni e Materno fu ampliata e riedificata nel
1675 e consacrata il 18 luglio dello stesso anno a San Materno.
Il 21 gennaio 2014 si è fuso con il comune di Bellagio, il nuovo comune prende il nome di Bellagio
(Fonte: Andar per Borghi e Valli del Triangolo Lariano – Edito
dalla Comunità Montana)
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